LA RIFORMA DEI BARONI

Il ministero Zecchino intende liquidare la questione dello stato giuridico dei docenti con un provvedimento che conferma sostanzialmente la scandalosa situazione attuale

La clamorosa smentita della proposta di istituire la figura del docente Interamente dedicata, insieme alla mancata contrattualizzazione del docenti impiegati in attività esterne, rende inutile la tanto sbandierata riforma.

La figura unica del docente con avanzamenti di carriera legati al merito e non a cordate clientelari lungi dal rappresentare una proposta dettata da egualitarismo di stampo giacobino sarebbe invece un tassello fondamentale per migliorare l’offerta del sistema universitario altrimenti i baroni continueranno a replicarsi come una casta intoccabile, senza obblighi definiti.

Intanto i costi della riforma vengono scaricati sulle spalle degli studenti.

Mentre da una parte si delega agli atenei il potere di selezionare chi accederà alla laurea specialistica (senza che vi sia alcuna garanzia della reale spendibilità nel mondo del lavoro del titolo triennale) , dall’altra i pochi finanziamenti previsti in Finanziaria per le case dello studente vengono bloccati dalla commissione bilancio.

Per questo l’unione degli universitari ha indetto un mobilitazione nazionale con assemblee e cortei negli atenei con un forte successo ed una partecipazione degli studenti di grande rilevanza.

Andrea Lobina